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Alimenti prima infanzia
Il valore del mercato
€ 351.700.000
Il volume del mercato
41.000 tonnellate
La dinamica dei consumi in valore
+5,7%
La dinamica dei consumi in volume
+ 9-10%
Il peso dei canali distributivi in volume*
Iper e Super 75,8% (+8,1%)
Libero Servizio 15,9% (+11,4%)
Negozi tradizionali 4,3% (+13,6%)
Discount 4,0% (-7,8%)
Il peso delle zone in volume
Nord-Ovest 34,7% (+9,6%)
Nord-Est 18,1% (+6,2%)
Centro 21,1% (+0,8%)
Sud 26,1% (+14,3%)
Fonte: Information Resources-Food, iper+super+superette, anno terminante a dicembre 2000 e variazioni % sull'anno precedente

*Fonte: ACNielsen-Al Food&Grocery, anno 1999 e variazioni sull'anno precedente

L'evoluzione dei consumi e lo scenario competitivo

Il mercato degli alimenti per la prima infanzia è vitale nel canale despecializzato. Si tratta di un comparto in cui il peso storicamente preponderante del canale farmacia sta facendo i conti con una rapida crescita del dettaglio mass market, che perde man mano, di pari passo con l'aumento della rete di vendita di super e iper, la connotazione di canale inadatto per la vendita di prodotti specialistici. Anche se nel 2000 la gdo ha mostrato incrementi inferiori a quelli a due cifre segnati nel 1998 e già moderatisi nel corso del 1999.

Gioca a favore del despecializzato certamente l'attitudine alla competizione sul prezzo, che nella gdo si traduce in un dato molto rilevante: il 39% delle vendite di omogeneizzati e altri alimenti per la prima infanzia concerne vendite promozionali. Una percentuale molto elevata che dà il segno di un comparto in cui lo spostamento verso i canali mass market gioca a favore dell'ampliamento dei consumi grazie alla diminuzione dei prezzi di vendita. Non a caso, nel 1999 le famiglie trattanti sono aumentate del 3%.

Il numero medio di referenze presenti in iper e super è di poco inferiore a 40, con la tendenza ad allargare le referenze classiche a gusti meno tradizionali come pesce e carni bianche.

I consumi, se sono diffusi soprattutto nel Nord-Ovest, che da solo occupa il 34,7% del totale in volume, registrano però un forte incremento proprio nel Sud, dove esiste una minore propensione a nutrire a lungo i bambini con alimenti di produzione industriale. E nella vitalità dei consumi si stima abbia parte anche la tendenza a dare i prodotti in esame ai bambini al di sopra dei 18 mesi, oltreché una quota di consumo concernente gli anziani.

Il mercato degli alimenti per la prima infanzia è una delle pochissime roccaforti dei prodotti di marca, con Plasmon in testa. La necessità di essere rassicurati sulla salubrità e le caratteristiche nutrizionali dei prodotti dati in pasto ai più piccini si salda intimamente con il ruolo delle grandi marche di certificatori della qualità.

Da rilevare, il lancio di gamme di alimenti per la prima infanzia biologici (Biodieterba) come elemento di ulteriore rassicurazione in un mercato che della sicurezza fa un cardine imprescindibile per tutte le aziende. Gli analisti considerano questo fenomeno come il ponte verso la differenziazione in aree di mercato di nicchia percorso dai marchi minori.

Gli ultimi dati aggiornati 

...Le quote di mercato in valore e in volume... I canali distributivi che crescono...Lo sviluppo dei consumi nelle aree geografiche...Il peso e l'evoluzione dei segmenti...

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