Il mercato degli alimenti per la prima
infanzia è vitale nel canale despecializzato. Si tratta
di un comparto in cui il peso storicamente preponderante del
canale farmacia sta facendo i conti con una rapida crescita
del dettaglio mass market, che perde man mano, di pari passo
con l'aumento della rete di vendita di super e iper, la connotazione
di canale inadatto per la vendita di prodotti specialistici.
Anche se nel 2000 la gdo ha mostrato incrementi inferiori
a quelli a due cifre segnati nel 1998 e già moderatisi
nel corso del 1999.
Gioca a favore del despecializzato certamente l'attitudine
alla competizione sul prezzo, che nella gdo si traduce in
un dato molto rilevante: il 39% delle vendite di omogeneizzati
e altri alimenti per la prima infanzia concerne vendite promozionali.
Una percentuale molto elevata che dà il segno di un
comparto in cui lo spostamento verso i canali mass market
gioca a favore dell'ampliamento dei consumi grazie alla diminuzione
dei prezzi di vendita. Non a caso, nel 1999 le famiglie trattanti
sono aumentate del 3%.
Il numero medio di referenze presenti in iper e super è
di poco inferiore a 40, con la tendenza ad allargare le referenze
classiche a gusti meno tradizionali come pesce e carni bianche.
I consumi, se sono diffusi soprattutto nel Nord-Ovest, che
da solo occupa il 34,7% del totale in volume, registrano però
un forte incremento proprio nel Sud, dove esiste una minore
propensione a nutrire a lungo i bambini con alimenti di produzione
industriale. E nella vitalità dei consumi si stima
abbia parte anche la tendenza a dare i prodotti in esame ai
bambini al di sopra dei 18 mesi, oltreché una quota
di consumo concernente gli anziani.
Il mercato degli alimenti per la prima infanzia è una
delle pochissime roccaforti dei prodotti di marca, con Plasmon
in testa. La necessità di essere rassicurati sulla
salubrità e le caratteristiche nutrizionali dei prodotti
dati in pasto ai più piccini si salda intimamente con
il ruolo delle grandi marche di certificatori della qualità.
Da rilevare, il lancio di gamme di alimenti per la prima infanzia
biologici (Biodieterba) come elemento di ulteriore rassicurazione
in un mercato che della sicurezza fa un cardine imprescindibile
per tutte le aziende. Gli analisti considerano questo fenomeno
come il ponte verso la differenziazione in aree di mercato
di nicchia percorso dai marchi minori.
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