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Formaggi
 
Il valore del mercato
€ 1.384.300.000
Il volume del mercato
177.741 tonnellate
La dinamica dei consumi in valore
+10,0%
La dinamica dei consumi in volume
+5,7
Il peso delle zone in valore
Nord-Ovest 38,9%
Nord-Est 23,1%
Centro 22,6%
Sud 15,4%
Il peso dei canali distributivi in valore
Ipermercati 19,4%
Supermercati 65,6%
Superette 15,0%
Fonte: Information Resources-GDOweek, iper+super+superette, anno terminante ad agosto 2001 e variazioni % sull'anno precedente
L'evoluzione dei consumi e lo scenario competitivo
FormaggiNonostante il mercato dei formaggi sia fra i più grandi per volume e valore nell'universo alimentare, i consumi di formaggi a libero servizio mostrano ancora incrementi, significativi soprattutto in valore. Con andamenti diversificati per segmenti e sottosegmenti - com'è naturale in un comparto straordinariamente ricco di varietà - ma il dato di fondo è che l'importanza dei formaggi nella dieta alimentare degli italiani, già rilevante, aumenta ancora.

In grande evidenza gli spalmabili, la ricotta, i formaggi grana, la mozzarella di bufala, il mascarpone e gli "altri formaggi freschi". In decisa flessione il consumo di crescenza e formaggi per pizza, mentre in un segmento come quello degli stagionati - che recentemente aveva mostrato buoni risultati - il calo a volume si accompagna a un pressoché uguale aumento in termini di valore delle vendite.

Quest'ultimo dato lo si ritrova generalmente analizzando tutti segmenti dei formaggi a libero servizio, dove gli incrementi a valore sono quasi sempre superiori a quelli in volume, e dove la flessione a volume si accompagna parimenti ad una crescita o comunque ad un calo moderato in valore rispetto alle cifre a volume. Un dato, questo, che può essere complessivamente letto come un orientamento complessivo della domanda verso i prodotti di buona qualità, e che si riflette in una crescita generale del mercato ad un tasso in valore più che doppio nei confronti di quello misurato in quantità.

Il mercato dei formaggi è poco concentrato, in conseguenza di una realtà produttiva frammentata e tipologicamente assai variegata e nel confezionato solo Galbani e Kraft dispongono nel complessivo comparto formaggi di quote di rilievo sul piano nazionale. Il resto è fatto di aziende medie o piccole, spesso radicate in ambito locale e capaci di attaccare aggressivamente le grandi marche spingendo in basso il prezzo senza compromessi sulla qualità.

Da rilevare, è la forte crescita dei consumi nelle aree meridionali, in special modo per i formaggi stagionati. Un dato notevole, se si pensa la grande cultura alimentare sui formaggi freschi che caratterizza le zone del Sud Italia.

Sotto il profilo distributivo, ancora oggi i negozi tradizionali rivestono un ruolo importante nel mercato complessivo dei formaggi, coprendo attorno a un quarto dei volumi globalmente commercializzati, di poco superiore a quello concernente il libero servizio di piccole dimensioni. D'altro canto, la gdo fiuta le ulteriori possibilità di sviluppo in questo mercato, ed amplia i propri assortimenti per fornire un miglior servizio ai consumatori e stimolare gli acquisti.

La marca commerciale ha un peso in volume intorno al 10%, tendenzialmente in crescita, grazie anche a una politica aggressiva dal punto di vista promozionale.

Gli ultimi dati aggiornati

Le quote di mercato in valore e in volume...I canali distributivi che crescono...Lo sviluppo dei consumi nelle aree geografiche...Il peso e l'evoluzione dei segmenti...

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