I consumi di sottoli sono in moderata crescita nel canale moderno. Stabili in volume sottaceto, anche se sotto il profilo dei valori mostrano un po' di vitalità. La crescita dei valori è comunque maggiore rispetto a quella in volume per entrambi i due macrosegmenti, segno che trovano buon spazio i prodotti più elaborati e di qualità.
Sottoli e sottaceti sono prodotti che non sono oggetto di facili differenziazioni da parte dell'industria di marca, e l'innovazione che queste riescono a produrre è stata nel recente passato insufficiente a sostenere volumi e valori del business.
Ma, di fatto, questo è un comparto in cui l'area degli unbranded e delle private label è molto forte, un indicatore evidente di scarsa differenziazione fra i prodotti. Il discount occupa una quota del commercializzato in volume intorno al 20% (13% in valore), di grande rilevanza considerata la fase negativa che il canale sta attraversando nel suo complesso, mentre le marche commerciali presidiano quote ancora maggiori, riservandosi spazi assai ampi sugli scaffali della gdo.
Per mantenere il valore del proprio business le aziende di marca devono giocoforza percorrere la via della innovazione/differenziazione di prodotto, ad esempio attraverso la proposta di nuove ricettazioni nei contorni o gli ortaggi grigliati. Aumentano cioè il contenuto di servizio dei prodotti cercando di stimolare la voglia di novità in un comparto fatto per la maggior parte di prodotti tradizionali semplici.
La penetrazione di sottoli e sottaceti nelle famiglie è abbastanza elevata, pari al 65%, ma solo il 10% fra i consumatori li mettono in tavola più di una volta la settimana. Questi sono principalmente persone di età non molto giovane, caratterizzate da modelli alimentari tradizionali, residenti soprattutto nelle aree del Nord.
Secondo alcuni operatori, in linea con la tendenza di una parte della domanda a premiare i prodotti di fascia medio-alta, i sottaceti e sottoli di produzione biologica hanno un futuro roseo, ancorché oggi assai scarsamente diffusi. Su di essi giocherà l'intera vicenda del biologico, di cui le merceologie sono in grado di sfruttare i benefici grazie alla naturalità/semplicità della loro immagine alimentare.
Le quote di mercato in valore e in volume...I canali distributivi che crescono...Lo sviluppo dei consumi nelle aree geografiche...Il peso e l'evoluzione dei segmenti...
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