Il mercato dei pannolini per bambini è sostanzialmente stabile nei volumi. Nondimeno, la recente ripresa delle nascite e una discreta vitalità sul fronte dei valori del business portano gli analisti a considerare buone le prospettive per questo grande comparto.
Gioca del resto a favore dello sviluppo del valore del business la costante attività di innovazione e segmentazione realizzata dalle grandi marche, che spinge i consumatori ad acquisti a maggior valore aggiunto. Sotto questo profilo, alle caratteristiche tipiche richieste nei pannolini (assorbenza, delicatezza, praticità, sottigliezza) si affiancano altre peculiarità studiate sia per adattarsi ai diversi momenti della giornata dei piccoli, sia alla risoluzione di problemi specifici.
Che il mercato sia letteralmente trainato dai maggiori competitor è testimoniato da un livello di concentrazione raro per il comparto mass market: i primi due coprono nel canale iper+super+superette da soli poco meno dell'83% delle vendite totali in valore.
Peraltro, uno scenario competitivo così scarno dal punto di vista della articolazione competitiva si è modificato di recente con l'acquisizione di Linostar (ex gruppo Bolton) da parte del colosso Kimberly Clark, che in Italia punta a far sviluppare il marchio Huggies già forte in Europa. Un'acquisizione destinata inasprire la battaglia concorrenziale duopolistica, in un mercato dove ad ogni buon conto le marche commerciali godono oggi nel canale iper+super+superette di una significativa quota in volume.
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