Il gelato industriale appare ben posizionato nell'ambito complessivo della dieta alimentare nazionale, sostenuto da investimenti pubblicitari sconosciuti al mondo del gelato artigianale, che origina comunque fortissimi consumi concorrenti, in un Paese che con 12 chili l'anno detiene il primato mondiale di consumo procapite di gelato prodotto artigianalmente, un business da oltre 4 miliardi di euro. La penetrazione nelle famiglie del gelato confezionato è intorno all'87%.
Il comparto è complessivamente stabile sotto il profilo dei volumi di vendita. Crescono soltanto i segmenti dei gelati in multipack e soprattutto i gelati da asporto, in gran parte vaschette e secchielli. Cala invece il cosiddetto gelato da passeggio, la monoporzione caratterizzata dall'acquisto d'impulso e dal consumo fuori casa. Incide su questo fenomeno l'onda di una trasformazione sociale che lascia ai bambini ed ai ragazzi minor tempo da trascorrere all'aperto con gli amici, favorendo altresì il consumo domestico del gelato. In quest'ambito il multipack vive una stagione di sviluppo grazie al contenuto di servizio della porzionatura stoccabile e alla predisposizione per un consumo da snack dolce.
Vaschette e secchielli, d'altro canto, accelerano le vendite grazie a diversi fattori: la versatilità di un consumo come alimento rompidigiuno o dessert; l'ampliamento dell'offerta industriale e del referenziamento da parte della gdo, che produce un effetto di stimolo al consumo; l'aspra battaglia sui prezzi, che determina rapporti fra prezzo e qualità via via più vantaggiosi per la domanda finale. Oggi la penetrazione in famiglia del gelato industriale è poco sotto il 70%.
Nell'ambito dei multipack, è rilevante il fenomeno delle versioni mini dei gelati da passeggio, che hanno attecchito grazie ad una porzionatura adatta ad uno snack meno impegnativo sul fronte dell'assunzione di calorie per gli adulti e in linea con le esigenze di far merenda dei più piccoli. Da febbraio 2000 allo stesso mese del 2001 le confezioni multipack dei mini hanno registrato negli iper+super+superette un fortissimo tasso di crescita - +57% in valore - arrivando a coprire in valore il 10% dell'intero mercato in quel canale.
Nelle vaschette vi è stata una trasformazione verso i packaging trasparenti, che hanno avuto successo grazie ad un effetto psicologico di rassicurazione sul contenuto e a un avvicinamento sul piano dell'immagine all'area dell'artigianalità, preclusa da packaging con grafica e corredo fotografico che illustrano ma, anche, nascondono il prodotto-gelato. Questo fenomeno evolutivo ha anche determinato una parziale trasformazione delle produzioni industriali, spingendo verso la necessità di conferire un aspetto esteticamente gradevole attraverso elaborazioni e guarniture via via più ricche.
Il mercato del gelato industriale è fortemente concentrato: le prime tre aziende - Sagit (Algida, Carte d'Or), Nestlé (Motta, Antica Gelateria del Corso) e Sammontana - coprono circa oltre i tre quarti delle vendite totali in valore nel canale iper+super+superette. La grande marca, oltre a svolgere la funzione naturale di certificazione del livello qualitativo dei prodotti, assorbe anche investimenti pubblicitari rilevanti e concentrati nel periodo di stagionalità delle vendite, attraendo le maggiori quote del consumo e sostenendo nel contempo lo sviluppo complessivo del comparto del gelato industriale.
La competizione di prezzo si traduce in offerte promozionali di rilevante intensità nel segmento dell'asporto. Si stima che un terzo dei gelati complessivamente venduti nella gdo derivi da operazioni promozionali. Minimo, invece, il tasso di promozionalità nei gelati da passeggio, meno del 3%, su prodotti che entrano in competizione prevalentemente in aree esterne a quelle della guerra di prezzo.
Grande risonanza ha avuto l'entrata e lo sviluppo sul mercato dei gelati Haagen-Dasz, che hanno portato una ventata di novità sotto il profilo del gusto, posizionandosi su livelli di prezzo superpremium. Ma come accade spesso per prodotti di alta gamma, anche Haagen-Dasz ha conquistato una nicchia di mercato molto piccola sia in valore che in volume (nel retail largamente sotto l'1%), ancorché caratterizzata da un alto valore aggiunto e da modalità di vendita talvolta peculiari , come nel caso della commercializzazione nei punti di vendita della catena di noleggio e vendita di videocassette Blockbuster.
Il consumo di gelato industriale è caratterizzato da una marcata stagionalità positiva da marzo a settembre, cui si aggiunge il periodo delle festività di fine d'anno. In questi 8 mesi si realizza l'85% delle vendite complessive annuali in volume.
...Le quote di mercato in valore e in volume...I canali distributivi che crescono...Lo sviluppo dei consumi nelle aree geografiche...Il peso e l'evoluzione dei segmenti...
cliccate qui per avere maggiori informazioni
|