I consumi di salumi confezionati sono in sensibile crescita. Nel complessivo mercato dei salumi si sta infatti assistendo allo spostamento dei consumi di salumi dal taglio al preconfezionato, in termini così rilevanti da creare due aree separate nelle dinamiche e nel tasso di presenza delle brand, ancorché sovrapposte in parte dal punto di vista produttivo.
Questo, va sottolineato, in uno scenario complessivo nel quale i salumi al taglio si stima pesino in volume per circa il 90% sui consumi globali dei prodotti di salumeria. Dei circa 5,7miliardi di euro che corrispondono al valore della salumi, ancora oggi i prodotti destinati al taglio rappresentano la parte assolutamente preponderante.
Vi è ad ogni buon conto unanimità di consensi fra gli analisti e gli operatori del settore nell'accreditare il comparto dei salumi confezionati di ulteriori forti crescite nel prossimo futuro. Ne favoriscono infatti lo sviluppo diversi fattori che connotano complessivamente l'evoluzione dei consumi e della produzione alimentare in Italia: l'elevato contenuto di servizio in termini di conservabilità/facilità di utilizzo; la crescita continua della rete della grande distribuzione organizzata, al cui sviluppo si lega a doppio filo quello del comparto in esame; il miglioramento della qualità mediamente offerta attraverso il progresso delle tecniche di confezionamento.
Si aggiunga, a questi fenomeni, quello peculiare dell'allargamento dell'offerta da parte della gdo dei salumi take away, confezionati in punto vendita e posti in prossimità del banco taglio, una via di mezzo fra i salumi al taglio e quelli confezionati di marca industriale esposti in banco frigo nelle aree del fresco a libero servizio. Una evoluzione che testimonia come il contenuto di servizio riesca a far breccia nel mercato quando esso si accoppia ad una buona/elevata immagine di qualità.
Nel comparto dei salumi confezionati il livello di concentrazione dell'offerta industriale è molto più elevato rispetto a quello, tenue, che caratterizza il frammentato panorama della produzione di salumeria al taglio. Nel canale iper+super+superette, le prime 5 aziende di salumi affettati (il segmento più rilevante) coprono in volume circa il 50% delle vendite, mentre in quelli al taglio le prime 5 aziende arrivano più o meno al 25%.
Un aspetto, questo della maggiore forza delle industrie di marca, che si traduce in una ulteriore carta a vantaggio del comparto attraverso la realizzazione di iniziative di marketing da parte dei leader di mercato. I quali stanno cogliendo in particolare le opportunità legate alla destrutturazione dei pasti e alla conseguente vitalità dei prodotti snack, o da snack). Talvolta, come nel caso dei Salamini Beretta, dando ai salumi la veste di veri spuntini.
Va peraltro rilevata la rilevante presenza dei prodotti a marchio distributivo, che hanno nel canale iper+super+superette oltrepassato significativamente il 15% di peso in volume, a testimonianza di uno spazio comunque ampio per i competitor delle maggiori brand.
...Le quote di mercato in valore e in volume...I canali distributivi che crescono...Lo sviluppo dei consumi nelle aree geografiche...Il peso e l'evoluzione dei segmenti...La dinamica del mercato negli ultimi tre anni...
...La situazione e le prospettive dei consumi di prosciutto crudo, mortadella, speck, prosciutto cotto, salame, bresaola...
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